Sapete che cos’è la processionaria e soprattutto perché è pericolosa?
La processionaria del pino è un lepidottero che si nutre delle foglie dei pini e altre conifere. È un infestante molto aggressivo e distruttivo, che può portare alla defogliazione totale dell’albero che lo ospita, poiché le priva di parte del fogliame, compromettendone così il ciclo vitale. Inoltre, durante lo stadio larvale tale insetto presenta una peluria che risulta particolarmente urticante per vari animali, compreso l'uomo, e i suoi effetti si manifestano dopo un giorno.
Il suo nome deriva dalla caratteristica abitudine di muoversi sul terreno in fila, formando una sorta di processione.
I bruchi delle processionarie sono pericolosi e rappresentano una minaccia per la salute dell’uomo e per quella degli amici a quattro zampe. Cani e gatti sono particolarmente esposti al pericolo della processionaria, perché annusando il terreno potrebbero inavvertitamente inalare i peli urticanti di questo infestante.
Bisogna prestare particolare, soprattutto in primavera: il contatto con l’apparato digerente o respiratorio dell’animale potrebbe essere fatale!
I sintomi potrebbero variare in base all’esposizione:
- eccessiva salivazione da parte dell’animale
- vomito o diarrea
- aumento della temperatura corporea.
In questi casi è sempre bene riconoscere i sintomi e rivolgersi immediatamente al proprio veterinario.
Le larve e i loro peli urticanti sono la causa dei danni e delle allergie provocate dalle processionarie. Il loro corpo è ricoperto di peli urticanti, che si disperdono molto facilmente e possono provocare reazioni epidermiche e allergiche, come irritazioni cutanee, asma e congiuntiviti sia agli umani che agli animali domestici.
Come proteggersi dalle processionarie?
Per uccidere le Processionarie è efficace, ma solo nel periodo da dicembre a gennaio, dare fuoco al loro nido quando le larve si riuniscono nei bozzoli per sopravvivere alle basse temperature grazie all'effetto di gruppo, oppure distruggere il loro Nido, il bozzolo si lacera, il freddo penetra e l'abbassamento della temperatura uccide le larve nei mesi successivi.
Quando si opera nelle vicinanze delle larve, è necessario coprire ogni parte del corpo (es. con guanti, maniche lunghe, occhiali, foulard sul viso) al fine di evitare il contatto coi peli urticanti ed in seguito lavare i vestiti utilizzati. I peli urticanti, infatti, sono molto fini e quindi possono essere facilmente trasportati dall'aria.
Una prima tecnica consiste nella distruzione delle larve, tagliando le cime dei rami contenenti i nidi. Da notare che tale metodo presenta il rischio che i peli urticanti presenti nel nido e sulle larve possano cadere sull'operatore.
Un secondo metodo consiste nell'avvolgere il fusto con del film plastico (prima della discesa delle larve, che avviene in genere dalla seconda quindicina di febbraio alla prima quindicina di marzo), su cui distribuire uniformemente della colla entomologica; quando è satura la trappola si sostituisce.
Per l'eliminazione delle larve morte, occorre comunque utilizzare la massima cautela; anche se il metodo migliore consiste certamente nel bruciarle, i residui carbonizzati risultano ugualmente urticanti, perciò è da evitare il rimanere sottovento o nelle vicinanze del falò, soprattutto con parti del corpo scoperte (compresi viso e occhi).
La presenza di esemplari di processionaria del pino può essere molto pericolosa per la salute degli animali domestici e per l’uomo. Sono quindi fortemente sconsigliati i metodi “fai da te” ed è bene rivolgersi agli esperti, i quali attraverso l’utilizzo di specifici prodotti fitosanitari possono debellare l’infestazione.
Il periodo di maggior rischio di contatto con le processionarie inizia a marzo, fase in cui solitamente le larve abbandonano i nidi, e dura almeno fino alla fine di aprile.